L’ ordine dei Frati Predicatori

Scrivendo a s. Domenico e ai suoi frati, papa Ono­rio IlI esprimeva il progetto dell'Ordine con queste parole: «Colui che feconda la sua Chiesa con prole sempre nuova, volendo conformare i tempi moderni ai più antichi e propa­gare la fede cattolica, vi ha ispirato un devoto desiderio per cui, abbracciata la povertà e professata la vita regolare, vi dedicate all'esortazione della parola di Dio, recando al mon­do intero il buon annuncio del nome di nostro Signore Gesù Cristo».  L'Ordine dei frati predicatori, infatti, fondato da s. Domenico, «fin dalle sue origini è noto esser stato istituito in modo specifico per la predicazione e la salvezza delle anime». Perciò i frati, secondo l'insegnamento del fondatore, «ovunque, come persone che desiderano procu­rare la propria e l'altrui salvezza, si comportino onestamente e religiosamente, da uomini evangelici che, seguendo le orme del loro Salvatore, parlano con Dio o di Dio al prossi­mo»

I frati, consacrati totalmen­te a Dio e, in maniera nuova, sono messi a totale disposizione della Chiesa universale, «completamente impegnati ad an­nunciare la parola di Dio in tutte le sue forme. Essi, partecipi della missione degli Apostoli, ne se­guono anche la vita nella forma concepita da s. Dome­nico, vivendo la vita comune con un cuore e un'anima sola, fedeli nell'osservanza dei consigli evangelici, fervo­rosi nella celebrazione comune della liturgia, specialmente dell'Eucaristia e dell'ufficio divino, e nella orazione pri­vata, assidui nello studio, perseveranti nell'osservanza re­golare.

Tutte queste sono note caratteristiche della vita domenicana che non solo contribuiscono alla gloria di Dio e alla santificazione dei frati, ma servono anche direttamente alla salvez­za degli uomini, in quanto tutte insieme ci preparano e stimolano alla predicazione…Da questi diversi ele­menti saldamente connessi tra loro, armonicamente con­temperati e che in un mutuo rapporto si fecondano a vi­cenda, è costituita la vita propria dell'Ordine, cioè la vita apostolica nel suo significato integrale, in cui la predica­zione e l'insegnamento devono sgorgare dall'abbondanza della contemplazione.

I frati, con l'ordinazione sacerdotale, diventano coopera­tori dell'ordine episcopale, ed hanno come compito spe­cifico l'ufficio profetico: annunciare dovun­que il Vangelo di Gesù Cristo con la parola e con l'esempio…

L’Ordine domenicano è clericale, alla cui missione partecipano in molti modi i fra­telli cooperatori, che esercitano in una maniera speciale il sacerdozio comune. Anche la totale dedizione dei Predica­tori alla proclamazione del Vangelo con la parola e con le opere risulta evidente per il fatto che con la professione solenne essi si uniscono alla vita e alla missione di Cristo nel modo più completo e per sempre.

Poiché l'Ordine deve compiere la sua missione fra tutti i popoli collaborando con la Chiesa intera, esso riveste un carattere universale. E perché sia in grado di assolvere in modo più conveniente questa missione, gode del privilegio dell'esenzione e trova la sua efficiente unità nel maestro dell'Ordine, che è il capo a cui tutti i frati si legano diretta­mente con la professione: infatti lo studio e l'evangelizza­zione esigono la disponibilità di tutti.

  La comunione fraterna e il carattere universale del nostro Ordine determinano anche la sua forma di gover­no. In esso ha grande importanza la partecipazione organica e contemperata di tutte le parti per raggiungere il fine pro­prio dell'Ordine. Infatti l'Ordine non si limita alla fraternità conventuale, benché essa ne costituisca il nucleo fondamen­tale, ma si espande nella comunione dei conventi che costi­tuisce la provincia e nella comunione delle province dalla quale l'Ordine stesso è costituito. Perciò il suo potere al vertice, costituito dal capitolo e dal maestro dell'Ordine, è universale. La nostra forma di governo è, in un modo suo proprio, comunitaria, perché normalmente i superiori entrano in carica per l'elezione fatta dai frati e confermata dal superiore maggiore. La famiglia domenicana è composta di frati chierici e cooperatori, di monache, di suore, di appartenenti ad istituti secolari e a fraternite di sacerdoti e di laici. (www.basilicasannicola.it)